30 anni di Ronco delle Mele
La vendemmia 2025 ha un sapore speciale. Quest’anno celebriamo i 30 anni di Ronco delle Mele, il Sauvignon che dal 1995 racconta la nostra casa, le nostre radici e il nostro futuro.
Già nel 1984, dopo un’attenta osservazione delle caratteristiche pedoclimatiche della collina Cerò, scegliemmo l’esposizione a nord-ovest come luogo ideale per vini bianchi di grande impronta aromatica. Da lì prese vita il sogno del “Progetto Ronco delle Mele”, fino alla produzione della prima annata nel 1995.
Il vino a ben ragione prende il suo nome affascinante e suggestivo dall’omonimo vitigno da cui provengono le uve. Ancora oggi, nelle scarpate e nelle capezzagne, sono presenti gli alberi di mele piantati dal nonno Daniele in osservanza della tradizionale agricoltura promiscua, che vedeva le viti maritate ai tronchi degli alberi da frutto, utilizzati allora come tendifilo per i filari dei vigneti.
Le radici del legame della nostra famiglia con le uve Sauvignon sono dunque profonde: un filo che attraversa generazioni e un racconto che si è rinnovato vendemmia dopo vendemmia.
Diario di vendemmia
Il 19 agosto, in una luminosa giornata d’estate, è stato il Pinot Grigio, a Ruttars, ad aprire le danze della vendemmia 2025.
Ormai è una certezza: il nostro Pinot Grigio di Ruttars matura sempre per primo!
Come sempre, ci affidiamo alla saggezza della vite, che conosce il momento esatto per donare i suoi frutti. L’uomo non può imporre un calendario: può solo accogliere, con rispetto, il ritmo della natura.
Le analisi di zuccheri, acidità e pH indicano un ottimo grado di maturazione delle uve dovuto alle condizioni climatiche: ai picchi caldi di fine giugno ha fatto seguito un luglio equilibrato con temperature nella norma stagionale e piogge regolari, senza eventi estremi. Tutto questo ci fa ben sperare in una grande annata.
Ogni vendemmia è un dono: un intreccio di memoria e speranza, di fatica e di festa.
Quella del 2025 lo è ancora di più: un omaggio al passato e una promessa per il domani.